lunedì, Dicembre 23, 2024

Istanbul: capitale delle griffe false, dei gatti e della chirurgia estetica

All’arrivo a Istanbul

I motivi che spingono le persone a visitare Istanbul sono i più disparati e l’impressione che si ha è sicuramente guidata da dove si decide di soggiornare, per questo per capire la città è assolutamente necessario spostarsi da un quartiere all’altro tra gli oltre 16 milioni di abitanti di varie etnie e religioni.

Dall’aeroporto internazionale si può raggiungere il centro con la metro, veloce e moderna (circa 45 minuti), ma calcolate almeno tre ore di tempo sia in arrivo che in partenza, perché i controlli e gli spostamenti interni richiedono molto tempo. 

La soluzione migliore è sicuramente fare subito in aeroporto la Istanbulkart, una tessera che può essere condivisa fino a cinque persone e che permette di utilizzare i mezzi di trasporto a dei prezzi molto convenienti. 

L’onestà delle persone nel pagare il biglietto, nonostante dovrebbe essere la normalità, stupisce positivamente: in un bus colmo di gente, è incredibile come tutti facciano una catena umana per passare le tessere fino all’obliteratrice.

Il cambio di soldi sinceramente non sarebbe nemmeno necessario, se non per godere un buon tè turco locale in uno dei piccoli locali dove non esistono nemmeno le toilette per le donne, visto che il gentil sesso non è di casa. 

Gatti a Istanbul

Diversità di stili architettonici, di abitanti, di stile di negozi, ma ovunque gatti in attesa di cibo che arriva loro abbondantemente, visto che moltissimi cittadini provvedono ad acquistare crocchette o a dar loro avanzi di cibo. Anche qualche cane di taglia grande si aggira per la città, ma sono tutti molto tranquilli e indifferenti alle persone e nonostante questa presenza massiccia di amici a quattro zampe la città è pulita dappertutto. 

Chirurgia estetica e trapianto capelli

Passeggiando si vedono molto spesso persone con cerotti sul viso o cotone in testa: niente paura, non si tratta di torture che possono avvenire all’interno di mura domestiche, ma semplicemente di chi è arrivato ad Istanbul per sottoporsi ad un’operazione di chirurgia estetica o al trapianto di capelli. Un vero e proprio business per questa metropoli famosa a livello internazionale per la qualità e i prezzi inferiori agli standard europei. 

False griffe non solo nel Gran Bazar

Altro aspetto interessante e rilevante – che si può trovare un po’ dappertutto ma principalmente nella zona del Gran Bazar – è la presenza massiccia di negozi che straripano di griffe false: Gucci, Armani, Louis Vuitton, Versace, Prada e molti altri. 

Dovunque si vedono parcheggiati ciclomotori a tre ruote che hanno conosciuto tempi migliori, utilizzati per spostare le migliaia di pacchi colmi di merce contraffatta, e uomini di ogni età che trascinano enormi carretti ingombranti salendo e scendendo i setti colli del centro, sempre che di centro si possa parlare.

Ogni via è caratterizzata da un determinato tipo di merce: portafogli, borse, valigie, abiti, scarpe, foulard, cappellini, mutande.

Nel cuore dei negozi di stoffe, foulard e veli, lungo Mahmutpasa Yokusu, una tappa è d’obbligo da Mehmet con la sua meravigliosa merceria; non parla inglese ma la tecnologia aiuta la comunicazione.

Il Gran Bazar è uno dei più antichi e grandi al mondo con oltre 4000 negozi di prodotti che comunque si possono trovare anche all’esterno, con l’unica differenza che il bazar è coperto e quindi una meta ideale anche in caso di pioggia.

Curiosi di conoscere qualcosa in più rispetto alla cucina locale di Istanbul o alle cose da visitare?

Il nostro viaggio non si ferma qui, quindi buona lettura.